martedì 23 novembre 2010

Convocazione Consiglio Comunale: Lunedì 29 Novembre ore 20:00



1.
Lettura ed approvazione verbali della seduta consiliare del 30.09.2010 dal n. 39 al n. 43 compreso; 
2.
Interrogazione congiunta presentata dai gruppi consiliari “Giovani idee in comune” e “Cambiare insieme” avente ad oggetto: delibera di Giunta comunale n. 117 del 7.10.2010 “Opera Pubblica n. 06/2009 — Parco urbano Capoluogo — 1° stralcio. Direttive”; 
3.
Interrogazione congiunta presentata dai gruppi consiliari “Giovani idee in comune” e “Cambiare insieme” avente ad oggetto: potenziamento e manutenzione delle idrovore; 
4.
Interrogazione presentata dal gruppo consiliare “Giovani idee in comune” avente ad oggetto: esposto alla Corte dei Conti;
5.
Interpellanza congiunta presentata dai gruppi consiliari “Giovani idee in comune” e “Cambiare insieme” avente ad oggetto: presenza dei Vigili Urbani nel nostro Comune;
6.
Mozione presentata dal gruppo consiliare “Cambiare insieme” sui volontari della sicurezza;
7.
Assestamento definitivo del bilancio di previsione 2010 (Imm. esecutività);
8.
Gestione dei servizi socio-assistenziali a favore della popolazione disabile e modalità di coordinamento con i servizi sanitari e socio sanitari — servizi in delega alla A.S.S. n. 6 Friuli Occidentale. Approvazione modifica atto di delega 2007/2011 (Imm. esecutività); 
9.
Comunicazioni del Sindaco.

sabato 6 novembre 2010

Non si placa la polemica sulle idrovore

La situazione a Prata e Pasiano Dopo i giorni della paura, si contano i danni a Prata e a Pasiano. È il comune esteso tra i fiumi Meduna e Livenza ad avere subito i danni maggiori. Grazie alla giornata di sole, ieri gli sfollati si sono riavvicinati a casa per valutare l’entità dei danni subiti dalle proprie abitazioni, edificate in aree golenali di Prata di Sopra, Villanova e Ghirano. Per il ritorno alla normalità ci vorranno ancora vari giorni. In particolare la piena del Livenza, sebbene la meno preoccupante, sta defluendo molto lentamente. Contrariamente alle previsioni, almeno la provinciale Opitergina è stata riaperta al traffico veicolare già ieri mattina. Le acque esondate del rio Maron, tuttavia, occupano tuttora placidamente la campagna compresa fra Ghirano, località Le Monde e, in comune di Brugnera, San Cassiano di Livenza, dove per questo motivo è tuttora sospesa la circolazione in via Frascade. A causa dell’impraticabilità di alcune strade di Mansuè, invece, è impedito l’attraversamento del ponte di ferro sul Livenza in località Tremeacque. Ancora ieri le idrovore hanno lavorato, in particolare a Villanova, per liberare scantinati e garage invasi dall’acqua. E non si placano le polemiche a Prata di Sopra, dove i cittadini sono inviperiti contro l’amministrazione comunale per il tardivo o difettoso funzionamento delle idrovore. Sono esasperati gli abitanti delle villette a schiera di via Maron, pure abituati a fronteggiare gli allagamenti. «Stavolta, però, siamo andati a mollo a causa del cattivo funzionamento di idrovore che ai cittadini sono costate cifre astronomiche – ha attaccato Franco Brusamento, pensionato dopo una vita da magazziniere in un’azienda di materiale elettrico –. Il problema delle nuove idrovore di Prata di Sopra è tecnico: non possono lavorare contemporaneamente perché il trasformatore da media a bassa tensione è sottodimensionato. Il problema è di progettazione: hanno posizionato idrovore che, al bisogno, non funzionano». Entro martedì prossimo è possibile segnalare i danni riportati descrivendoli agli uffici comunali. Anche a Cecchini il cattivo funzionamento dell’idrovora è dovuto a carenze progettuali: con la crescita dell’acqua piovana l’impianto è andato in blocco e le scuse signorili del sindaco Claudio Fornasieri non sono bastate a contenere i disagi. L’ufficio tecnico del municipio di Pasiano, per ricevere le segnalazioni dei danni subiti dai cittadini, in via eccezionale rimarrà aperto anche domani pomeriggio e martedì mattina. Giacinto Bevilacqua

Messaggero Veneto — 05 novembre 2010   pagina 02   sezione: PORDENONE 

venerdì 5 novembre 2010

A Prata idrovore inadeguate A pagarne le conseguenze soprattutto la borgata Peressine

«E’ venuto il momento di concentrarci sulla rete idrica interna». Il sindaco di Prata, dove ancora per tutta la giornata di ieri si è operato per liberare scantinati dall’acqua nel capoluogo, a Villanova, a Prata di Sopra e in borgata Peressine, ha individuato la priorità nei prossimi interventi richiesti alla Regione. «In questi giorni abbiamo operato strenuamente per limitare i danni e i disagi per i cittadini – si è espresso Nerio Belfanti –. Va detto che, a differenza che nel 2002, non c’è stata la stessa tensione grazie alla garanzia che ci è venuta dal sapere che l’argine del Meduna non temeva rottura in seguito ai lavori realizzati in questi anni. Questa sicurezza ci ha permesso di deviare l’attenzione e le forze disponibili sulle criticità interne. Ecco allora che è emersa la necessità di provvedere al potenziamento delle idrovore. È questo che abbiamo chiesto alla Regione: una maggiore disponibilità di idrovore sul territorio comunale così da risolvere ogni disagio. L’importanza delle idrovore è data da questa realtà: nel momento del bisogno abbiamo richiesto pompe a vari Comuni, ma nessuno è riuscito a mettercene a disposizione perché erano già tutte impegnate». Nell’occhio del ciclone è finita così l’idrovora di borgata Peressine, rivelatasi inadeguata per affrontare la quantità d’acqua riversatasi dai campi alle strade e agli scantinati. I danni maggiori li hanno subiti le tre case Vendrame che sorgono di fronte agli impianti sportivi. L’intervento di salvataggio nelle case, nelle quali martedì erano entrati sino a 20 centimetri d’acqua, sono proseguiti ieri, ma nella borgata non tutte le strade secondarie erano state ancora sgomberate. Soltanto il provvidenziale soccorso della squadra e dei mezzi della Protezione civile di Caneva, una volta rientrata l’emergenza nel comune pedemontano, ha consentito di contenere i danni. Critiche sono piovute anche sulla nuova idrovora sul rio Buidor a Prata di Sopra. «Ci siamo resi conto di quanto importante sia stato quell’intervento per la messa in sicurezza dell’abitato della frazione, tradizionalmente sotto tensione in eventi alluvionali simili – ha premesso il sindaco Belfanti –, ma dobbiamo ammettere che il nuovo impianto si è avviato lentamente al primo momento del bisogno. Anche in via Capovilla la situazione di crisi è stata motivata dall’inadeguatezza dell’idrovora». Meno concessioni, raccogliendo il disappunto montante nella frazione, ha fatto il Partito democratico che ha colto l’occasione per attaccare l’amministrazione comunale. «A Prata di Sopra si pensava che tutti i problemi fossero risolti con le nuove mega-idrovore e invece... – è la considerazione dei Democratici –. Non dubitiamo della bontà e del buon operato degli amministratori di Prata, ma vorremmo capire perché impianti finiti l’anno scorso non funzionano o non sono stati messi in funzione per tempo. Cos’è successo?». Le sei famiglie sfollate, intanto, non hanno fatto ancora ritorno alle proprie abitazioni a Prata di Sopra, Villanova e Ghirano. Nell’ultimo decennio è la seconda volta che ciò avviene. Nel 2010 è ancora possibile concedere l’abitabilità in golena? Giacinto Bevilacqua

Messaggero Veneto — 04 novembre 2010   pagina 02   sezione: PORDENONE

giovedì 4 novembre 2010

Tre frazioni restano ancora sotto acqua Dubbi sul funzionamento delle chiaviche

Se a Prata di Sopra, con il funzionamento delle potenti idrovore sul rio Buidor, l'emmergenza acqua si è risolta nella serata di martedì, questo non si può dire per le zone di San Giovanni, Peressine e Villanova, dove alcune case e ampie aree agricole, ieri pomeriggio erano ancora sommerse dall'acqua. Per accelerare il deflusso delle acque interne, gli uomini della Protezione civile, sono inervenuti con idrovore mobili nei pressi delle chiaviche tuttora chiuse dalla pressione del Meduna. «Se non ci saranno complicazioni - ribadisce il geometra Mario Sartor che coordina l'emmergenza - entro la notte il tutto dovrebbe ritornare nella normalità». Anche le famiglie residenti in zone golenali stanno rientrando nelle rispettive case. Intanto, le famiglie che hanno visto allagati stanze abitative e scantinati stanno quantificando i danni subiti. Certo, qualcosa non ha funzionato e qualcuno sostiene che: «comandate a distanza le chiaviche sono rimaste parzialmente aperte così, l'acqua del Meduna è entrata nelle aree cosidette protette». RZ


Giovedì 4 Novembre 2010 il  gazzettino

mercoledì 3 novembre 2010

Il primo cittadino: «Notte da incubo Volontari decisivi»

«Una notte da incubo». Il sindaco Nerio Belfanti intende quella tra lunedì e martedì, in particolare per quanto riguarda una decina di famiglie residenti nell’area golenale che erano state invitate ad allontanarsi dalle loro case. Alcuni sono saliti ai piani superiori, altri sono andati ospiti da parenti. Ma è stata dura anche per molti di coloro che abitano a Prata di Sopra, nel capoluogo, alle Peressine e a Villanova. La pioggia torrenziale e la chiaviche chiuse hanno fatto ingrossare i rii Buidor, fossa Tortuosa e Savalon, causando l'allagamento di strade, case e scantinati lungo le vie Maron, Cartera, Passo, San Giovanni e Peressine. Sono finiti sotto un metro d'acqua pure il rettangolo di gioco, le stutture del campo sportivo di via Opitergina e il Green tennis.
      Coordinati dal sindaco e dal geometra Mario Sartor, sono entrati in azioni i volontari della Protezione civile. Grazie alle idrovore mobili hanno svuotato gli scantinati e i cortili. Cessata la pioggia, nel pomeriggio di ieri la situazione era di nuovo sotto controllo. La provinciale 49 
Prata-Porcia e il collegamento Prata-Visinale, a causa della tracimazione di Noncello e Meduna, fino a tarda notte sono rimaste chiuse al traffico. Dopo le disastrose alluvioni del settembre 1965 e del 4 novembre 1966, Prata non era più stata coinvolta in maniera così massiccia.
      «Ma se alle copiose precipitazioni - sono stati i commenti raccolti tra la gente - si aggiungono l'iniziale malfunzionamento della grande idrovora sul Buidor e la scarsa potenzialità di quella posizionata a Peressine, tutto si spiega». «Comprendo i disagi dei concittadini - replica -. Vorrei tuttavia ringraziare pubblicamente la Protezione civile, che per tutta la notte di lunedì e anche durante la giornata di ieri si è prodigata per alleviarli».
      Romano Zaghet



Mercoledì 3 Novembre 2010 il Gazzettino

martedì 2 novembre 2010

Prata, ordine di evacuazione per dieci case

 È una delle situazioni più serie. In serata il sindaco ha ordinato di evacuare una decina di case nell’area golenare di Prata di Sopra e Villanova. A tarda ora, però, nessuno aveva lasciato le abitazioni. I problemi si sono accentuati dopo le 19 con l’onda di piena del Noncello che ha inciso su Meduna e Sentiron. Sono state piazzate idrovore sul rio Buidor, ma alcune non hanno funzionato e di seguito si è allagato il Green tennis di Peressine. A tarda ora non erano stati segnalati problemi a Tremeacque.




(Fonte Gazzettino 02/11/2010 e sito Protezione civile FVG)