lunedì 13 dicembre 2010

LETTERA APERTA AL CIRCOLO DEL PdL

Lettera aperta al coordinatore di Circolo del PdL di Prata,

    qualche volta ho avuto scambi di idee con Denis De Marchi o altri ragazzi impegnati del PdL, ne ho sempre apprezzato il buon senso e la scarsa propensione alla demagogia imperante.

Non vorrei che l'aria di elezioni ammorbasse il clima, serve serietà in certi momenti, non servono sicuramente beghe.
Negli ultimi tempi infatti noto che qualcosa sta cambiando, il coordinatore locale del Popolo delle Libertà manda messaggi del tipo: "scendiamo in piazza contro chi ci critica".

Vorrei ricordare a tutti che di occuparsi della cosa pubblica a nessuno di noi l'ha ordinato il medico, i cittadini hanno diritto e dovere di criticarci se alcune cose non funzionano.

Dire che tutto va bene e siamo i migliori, che il bene lo facciamo solo noi e magari gli altri fanno solo male non porta a niente, solo a inutili e sterili polemiche.

I cittadini ci chiedono di affrontare i problemi, anche dialogando con chi la pensa diversamente da noi.

Invece di portare in piazza i politici di grado più elevato per fargli fare la passerella come "santini viventi", un modo vecchio di far politica, ostentando amici in alto, si rischia di far la figura dei galoppini,  pensiamo invece ai problemi veri.

Magari con qualche serata in più sulle esigenze della gente (medici, piano casa, etc.) e riempendo i gazebi di proposte.

Proprio sulle proposte dai gazebi, giorni fa abbiamo fatto anche noi il nostro banchettino in piazza, i concittadini ci hanno chiesto  di ridurre gli stipendi dei politici, voi quei politici con i sederi su tante sedie li fate sfilare per le vie del paese, poi a Trieste questi politici che fanno?

Usano le auto blu, con doppio autista ( http://messaggeroveneto.gelocal.it/dettaglio/ballaman-ha-rinunciato-all%E2%80%99auto-blu-ma-incassa-3200-euro-il-mese-di-rimborso/2309247 ).

Piazzano se stessi  e gli amici nei consigli di amministrazione degli enti  con stipendi e gettoni di presenza da decine di migliaia di euro ( http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/html2pdf.aspx?id=222643&tipoAtto=9&storico=False ) e tanti benefit  (
http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/friulia-marescotti-viaggia-in-jaguar-il-manager:-per-risparmiare/2042970 ) .

Hanno fatto aumentare di 400 milioni di euro il debito della Regione rispetto a quanto lasciato da Illy ( http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/comunicazione/comunicatistampa.asp?comunicatoStampaId=11676 )

Queste non sono critiche, sono realtà di fatto.

Possiamo chiedere ai vostri rappresentanti, come lo chiediamo anche ai nostri del Partito Democratico, una maggiore sobrietà?

Ci sono proposte di legge in Regione che chiedono la riduzione dei costi dei consiglieri regionali da parte del nostro partito ( http://messaggeroveneto.gelocal.it/dettaglio/il-progetto-pd-sui-costi-della-politica:-meno-consiglieri-e-assessori-esterni/2571732 ), attendiamo quelle dei vostri, ma non a chiacchiere e dichiarazioni, è facile dire alla gente di fare sacrifici perchè c'è la crisi. Bisogna però dare il buon esempio SUL SERIO, non coi predicozzi.

Passiamo ai fatti, senza attacchi a chi informa, nel reciproco rispetto, il dovere di chi sta in maggioranza è governare, il dovere MINIMO di chi fa opposizione è di segnalare dove si governa male.

Siamo sereni nel dire questo, poichè abbiamo sempre riconosciuto i meriti quando ci sono stati, abbiamo appoggiato l'amministrazione quando si è trattato del bene comune del paese, come ad esempio la presa di posizione contro le Casse di Espansione di Ghirano con spirito bipartisan.

Quindi questa lettera non vuole rinfacciare niente a nessuno, ma a volte è meglio tirare i politici per la giacchetta, non facciamo sempre da zerbini, poichè gli zerbini spesso vengono usati e poi buttati quando non servono più, questo è anche un consiglio personale al giovane coordinatore del PdL.

Penso che di certi comportamenti anche la base del PdL sia stufa, non basta più dire che gli altri sanno solo criticare, lo dimostrano i cali nei sondaggi, forse sarebbe tempo che invece di contrapposizioni di schieramenti, si facessero confronti sui fatti e sulle proposte. Anche perchè la nostra è da sempre una critica costruttiva.

Cordiali Saluti,

          Moreno Puiatti

(segretario del Circolo del Partito Democratico di Prata di Pordenone)

domenica 12 dicembre 2010

L’Italia e noi: un futuro da afferrare assieme - ROMA 11.12.2010



...C’è una crisi seria, che ci accompagnerà per un tempo non breve; c’è il rischio di un peggioramento delle già difficili condizioni di vita di milioni di italiani, c’è un orizzonte incerto per la nuova generazione. E ci sono tuttavia energie buone, grandi capacità, disponibilità, e ci sono ricchezze in questo nostro Paese: tutte risorse che possono essere messe in movimento.


... Hanno fallito infine perché hanno preso a rovescio il grande tema economico e sociale: sono stati con la ricchezza, sono stati con la rendita, sono stati con il privilegio e hanno così disarmato le leve della crescita: la famiglia, il lavoro, l’impresa, la conoscenza. Hanno fallito e se hanno fallito non può sempre essere colpa degli altri: dei comunisti, dei giornali di sinistra, dei giudici, dei traditori, degli americani o dei marocchini, dei complotti internazionali. Caro PDL e cara Lega, ve lo chiedo ancora: avete governato per sette anni degli ultimi nove. Quanto anni volete governare prima che sia colpa vostra?


... Con il loro bel rigore ci troviamo con la crescita più bassa d’Europa e con il debito più alto. E con la propaganda del rigore hanno tolto la voce ai problemi veri. Crisi industriali abbandonate, lavoratori, insegnanti, ricercatori e immigrati che per farsi vedere devono andare sui tetti o sulle isole. Piccole imprese che saltano nel silenzio generale non solo perché non c’è lavoro ma anche perché nessuno paga più, a cominciare dallo Stato. Collette fra le famiglie per far funzionare la scuola dell’obbligo. E i libretti della spesa che dopo quarant’anni ricompaiono nelle botteghe dei nostri paesi. Altro che social card! Libretti della spesa, caro Tremonti, proprio quelli di una volta!


.... Vogliamo dire da qui che noi abbiamo un progetto di cambiamento. Non ci arrendiamo al declino dell’Italia. Non c’è nessuna ragione per arrendersi. Noi possiamo e dobbiamo avere il nostro posto nel mondo nuovo. Possiamo e dobbiamo preparare giorni migliori per la nuova generazione.


...Quello che ha provocato a finanza lo paghi la finanza e non lo si scarichi per anni e anni su chi non c’entra nulla e sulle nuove generazioni. 


...Noi vogliamo bene a quelli che il pane se lo sudano, ma che possono guardarsi tranquillamente allo specchio. Ai lavoratori che perdono o rischiano l’occupazione, alle famiglie inquiete per il futuro dei figli, ai precari, al pensionato che gira tre supermercati per trovare la merce che costa meno, agli insegnanti che non si arrendono, agli imprenditori che non mollano mai, agli operatori della legalità che resistono, agli amministratori perbene che si appassionano alla loro comunità, agli studenti che sanno studiare e che sanno farsi sentire, ai volontari che diffondono gratuità e solidarietà, agli immigrati che lavorano qui tirano la cinghia e mandano un po’ di soldi alla povertà delle loro famiglie.


(Pierluigi Bersani)
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mercoledì 8 dicembre 2010

Idrovore, accuse per i ritardi nei collaudi

A oltre un mese dall’emergenza alluvionale non si sono placate le proteste in merito al cattivo funzionamento delle idrovore sul territorio comunale. In particolare la nuova idrovora sul rio Buidor all’altezza della chiesa di San Simone, inaugurata alla presenza degli amministratori regionali e provinciali, è finita nel mirino delle opposizioni consiliari che hanno presentato un’interrogazione congiunta. «È inutile posizionare un’idrovora potente per poi assistere al suo cattivo funzionamento – ha attaccato Moreno Puiatti di “Cambiare insieme” –. Molti dei disagi per i cittadini sono stati causati dalla cattiva manutenzione o dal ritardato collaudo degli impianti. È meglio, allora, spendere di meno per le inaugurazioni e preoccuparsi di più del reale funzionamento degli impianti. Esistono metodi di collaudo attraverso simulazioni di qualità per non attendere l’arrivo dell’emergenza». Il sindaco Nerio Belfanti non ha negato gli errori e i ritardi, ma ha garantito nuovi interventi per la messa in sicurezza del territorio comunale. «È già partita la richiesta di intervento diretto all’assessorato regionale alla Protezione civile per il potenziamento delle idrovore sul rio Buidor e di San Giovanni, il posizionamento di due nuove idrovore a Peressine e a Villanova e l’acquisto di altre tre idrovore mobili, una delle quali per Ghirano – ha assicurato –. Il totale della spesa ammonta a un milione 400 mila euro, una cifra alta, ma indispensabile. Sono, inoltre, in corso incontri per rendere più efficienti impianti così complessi. Per fortuna l’argine del Meduna parancolato non poteva rompersi e ben 21 gruppi di Protezione civile, oltre al nostro comunale, sono generosamente intervenuti sul territorio. Purtroppo il vero collaudo di un impianto lo si fa al momento della criticità». Il ragionamento non ha convinto né le minoranze né il numeroso pubblico che ha riempito la sala consiliare, identificatosi nel commento del capogruppo di “Giovani idee in comune” Simone Giacomet: «Eppure i collaudatori vengono pagati subito...». Giacinto Bevilacqua


Messaggero Veneto — 07 dicembre 2010   pagina 13   sezione: PORDENONE

lunedì 6 dicembre 2010

Il Pd chiede sei impegni all amministrazione di Prata

Sistemazione di via Roma, apertura dell’ufficio postale del capoluogo, riduzione delle tariffe scolastiche, aumento dei vigili urbani, verifica dell’approdo sul Meduna, controllo delle idrovore. Sono questi i sei impegni che il Partito democratico assegna all’amministrazione comunale. «Ultimamente nella politica di Prata si parla soltanto di grandi opere come le scuole di Villanova, lo stadio e il palasport – sostengono i Democratici –, ma amministrare un Comune significa anche prendersi carico di cose minori». Eccole, una per una. Sistemazione del porfido e dei marciapiedi di via Roma: «Va presa in considerazione l’asfaltatura della strada. Non trattandosi di zona pedonalizzata, il manto stradale non regge alle sollecitazioni del traffico automobilistico. La pietra usata per i marciapiedi va sostituita essendosi rivelata friabile sia in via Roma sia a Prata di Sopra». L’ufficio postale: “E’ aperto soltanto al mattino, come fossimo un paesino di montagna. Altre amministrazioni comunali interpellano Poste italiane quando il servizio provoca disagi agli utenti». Per ridurre le tariffe su mense e trasporti scolastici «va usato l’avanzo di bilancio, magari assegnando meno denaro agli studi di fattibilità su progetti che difficilmente si realizzeranno». I vigili urbani: «Sono ancora troppo pochi. Capita che durante i funerali non ci sia nessuno, neppure i volontari, a presidiare l’attraversamento della Pordenone-Oderzo». L’approdo sul Meduna: «Che fine ha fatto? Inutilizzato e spesso inagibile, dopo una spesa di 100 mila euro, 73 mila come contributo regionale e 27 mila da fondi propri del Comune». Le idrovore: «Vanno verificate e controllate come gli scarichi sul territorio, visti i disguidi che si sono avuti con gli allagamenti di inizio novembre. Nonostante l’eccezionalità dell’evento e l’impegno straordinario dei volontari della Protezione civile si sarebbe potuta evitare una parte dei danni». (g.b.)

Messaggero Veneto — 05 dicembre 2010 pagina 11 sezione: PORDENONE

venerdì 3 dicembre 2010

immagine documento

Pd critica il Comune Si occupi di disservizi e di strade dissestate

Ultimamente a Prata si parla solo di grandi opere, come le scuole di Villanova, lo stadio e il palazzetto dello sport, ma amministrare un comune «significa anche prendersi carico di cose minori». Così, tramite il periodico "ScopriAmo Prata" si esprime il Circolo del Partito democratico, segnalando alcuni punti in cui l'amministrazione «forse dovrebbe impegnarsi di più». In particolare, la sistemazione del porfido e dei marciapiedi di via Roma anche prendendo in considerazione la riasfaltatura della strada. Non trattandosi di zona pedonalizzata, il manto stradale non regge alle sollecitazioni del traffico. E la pietra usata va sostituita essendosi rivelata fragile. Poi, nel mirino del Pd entra l'ufficio postale, che è aperto solo il mattino; «come se fossimo in un paesino di montagna. Altre amministrazioni invece interpellano le Poste italiane quando il servizio provoca disagi agli utenti». E ancora: «Che fine ha fatto l'approdo sul Meduna? Inutilizzato e spesso inagibile, dopo una spesa di 100 mila euro, 73 mila frutto di contributo regionale e 27 mila con fondi propri». Infine, usare l'avanzo di bilancio per ridurre le tariffe su mense e trasporti scolastici; «magari assegnando meno denaro agli studi di fattibilità su progetti che difficilmente si realizzeranno».
      Romano Zaghet


Il gazzettino 03.12.2010

Sicurezza, servono idrovore fisse in tutti i canali

Che la riunione consiliare fosse di particolare interesse lo si è visto dalla presensa del pubblico che lunedì sera ha occupato tutti i posti disponibili in Villa Morosini..... Sull'interrogazione della minoranza riguardante il parco urbano di Prata capoluogo, il sindaco ha fatto poi presente che, il progetto è stato predisposto in base alle normative in essere, e i costi delle aree interessate da esproprio sono determinate da stime catastali. Per quanto concerne il funzionamento delle idrovore Belfanti ha ribadito «che il vero collaudo si fa nei momenti di emergenza e, seppur con qualche difficoltà, l'idrovora sul rio Buidor ha scongiurato danni maggiori»..... il sindaco ha informato l'assemblea di aver fatto richiesta alla Protezione civile, di installare idrovore fisse in tutte le chiaviche che sgrondano le acque interne sui fiumi Maduna e Livenza. Idrovere che costerebbero un milione e 200 mila euro..... 
Con il voto favorevole della maggioranza, contrario di "Cambiare insieme" e l'astensione di "Giovani idee in comune", l'assemblea ha approvato l'assestamento definitivo del bilancio di previsione 2010.


Il gazzettino 01.12.2010

Esposti su una dipendente comunale: botta e risposta Gasparotto-Belfanti